A conclusione
dell’annualità 2012/2013, la prima in assoluto di APOL nel programma di
miglioramento della qualità dell’olio di oliva e delle olive da tavola – Reg.
CE 867/08 e s.m.i, è volontà del Consiglio Amministrazione rendere noti alcuni
dei risultati conseguiti con le diverse attività del progetto sviluppate nel
territorio salentino.
Prima di
procedere alla loro presentazione e al fine di porre le condizioni per far
comprendere meglio gli aspetti quantitativi e qualitativi degli stessi, si
ritiene opportuno richiamare l’attenzione sugli obiettivi e la strategia
operativa del progetto che APOL ha messo in atto.
L’ambito di
azione del progetto sviluppato da APOL
nel triennio 2012-2015 prevede interventi in due dei cinque settori di
attività considerati dal Regolamento CE 867/08 e s.m.i. Essi
sono:
- miglioramento dell’impatto ambientale
dell’olivicoltura (Attività 2 - lettera b);
Il miglioramento dell’impatto ambientale
dell’oleicoltura è al centro dell’Attività
2. La profonda attenzione di APOL nei confronti dell’ambiente rurale ha
origine dalla consapevolezza che il “mondo olivicolo” ne è il principale
custode. Nello stesso tempo, APOL riconosce l’assoluto valore del paesaggio
degli ulivi come il più emblematico e rappresentativo dei valori storici,
culturali ed antropologici del Salento.
Le attività effettuate in questa sezione del progetto sono state le
seguenti:
- Ricerca, selezione ed accompagnamento delle aziende
disposte volontariamente ad adottare il Disciplinare
di produzione integrata redatto allo scopo da APOL ai sensi del Reg. UNI
11233-2009 e della norma ISO 22005-2008;
- Selezione ed accompagnamento delle aziende
interessate alla certificazione del proprio prodotto secondo il Disciplinare di
produzione integrata;
- Azioni dimostrative nell’ambito della
predisposizione di programmi di concimazione compatibili con le linee guida al
Disciplinare;
- Assistenza tecnica a sportello presso i centri
operativi del programma;
La qualità delle produzioni e la sicurezza del
consumatore sono, invece, gli obiettivi dell’Attività 3. Essa costituisce il secondo pilastro del programma
triennale di APOL. Per le sue finalità generali e per i suoi contenuti
operativi, questa sezione assume un ruolo centrale nel conseguimento degli
obiettivi generali del progetto. Infatti, attraverso una serie di interventi
indirizzati allo sviluppo/incentivazione di forme di coltivazione integrata, al
miglioramento delle condizioni di trasporto e stoccaggio, alla formazione degli
operatori e all’assistenza tecnica alle aziende agricole, APOL mira a
raggiungere un livello qualitativo di eccellenza delle proprie produzioni e,
nello stesso tempo, a svolgere attivamente il nuovo ruolo richiesto all’agricoltura
dai principi della condizionalità (sorvegliare, monitorare e tutelare
l’ambiente).
Le attività avviate in questa sezione del progetto sono state le
seguenti:
- Ricerca e selezione delle aziende su cui effettuare
l’assistenza tecnica diretta secondo le linee guida del Disciplinare di produzione integrata;
- Azioni dimostrative nell’ambito della
predisposizione delle piante alla raccolta meccanica attraverso potature di
adeguamento;
- Assistenza tecnica a sportello presso i centri
operativi del programma;
Come più volte indicato, la strategia che guida il progetto poggia sul principio della
“trasferibilità” delle azioni che sono state previste in ciascun ambito di
intervento. La possibilità di poter ripetere le esperienze realizzate anche
nelle aziende che non potranno partecipare da subito al programma, costituisce
il maggiore punto di forza della gestione futura del progetto da parte di APOL.
Tutte le tipologie di azioni proposte hanno in sé la possibilità di innescare
altrettanti processi virtuosi presso le aziende e le rispettive cooperative di
riferimento. Le buone prassi così generate, unitamente ai programmi formativi
che accompagnano i protagonisti delle esperienze, divengono modello di
riferimento per le altre aziende aderenti ad APOL. Verso il territorio di
interesse, gli effetti di questa impostazione saranno di sicura efficacia per
mettere in atto forme innovative di produzione e trasformazione rispettose
dell’ambiente, del paesaggio e delle tradizioni locali.
A supporto di questa strategia, l’impostazione operativa, al fine di
scongiurare il rischio di agire in maniera casuale e puntiforme, ha concentrato
gli ambiti di azione in 5 distretti rappresentativi del territorio
provinciale all’interno dei quali è stato
attivato il piano delle attività. Ciò ha permesso, da un lato di superare
l’effetto “spot” delle azioni messe in campo, dall’altro di agire in maniera
organica e continuativa su un numero di aziende vicine tra loro in grado,
quindi, di entrare facilmente in rete (massa critica).
I distretti operativi
Distretto n. 1 – Comuni di: Campi Salentina, Caprarica, Lecce,
Lizzanello, San Pietro in Lama, Surbo e Trepuzzi;
Distretto n. 2 – Comuni di:
Borgagne, Martano, Martignano, Melendugno, Merine e Sternatia;
Distretto n. 3 – Comuni di: Galatina e Galatone;
Distretto n. 4 – Comuni di: Andranno, Botrugno, Castro, Nociglia,
Poggiardo, San Cassiano, Spongano, Surano e Tricase;
Distretto n. 5 – Comuni di: Acquarica, Presicce, Racale, Ruffano,
Taurisano e Ugento.
I dati strutturali delle aziende che hanno aderito al progetto
La tabella che segue riassume i dati strutturali
delle aziende che hanno aderito al progetto aggregati per distretto operativo.
Distretto
|
N. di aziende partecipanti
|
Superficie olivetata complessiva
(Ha)
|
N. di piante
|
Età media delle piante (anni)
|
Varietà prevalenti
|
Sesto di impianto
prevalente
|
< 50
|
> 50
|
1
|
17
|
331,40
|
34.315 c.a.
|
17%
|
83%
|
Ogliarola
|
estensivo
|
2
|
13
|
204,31
|
28.810 c.a.
|
26%
|
74%
|
Ogliarola
|
estensivo
|
3
|
15
|
101,41
|
31.000 c.a.
|
89%
|
11%
|
Cellina/Nociara
|
intensivo
|
4
|
20
|
80,63
|
8.100 c.a.
|
16%
|
84%
|
Cellina/Ogliarola
|
estensivo
|
5
|
30
|
186,21
|
17.100 c.a.
|
5%
|
95%
|
Cellina/Ogliarola
|
estensivo
|
Totale
|
95
|
903,96
|
119.325 c.a.
|
36%
|
64%
|
|
Le aziende che hanno aderito all’adozione del disciplinare di produzione integrata
Distretto
|
N. di aziende partecipanti
|
% sul totale aziende
|
Superficie olivetata
complessiva (Ha)
|
% sul totale superficie
|
Varietà prevalenti
|
1
|
9
|
53%
|
99,80
|
30%
|
Ogliarola
|
2
|
7
|
54%
|
164,30
|
80%
|
Ogliarola
|
3
|
6
|
40%
|
74,83
|
74%
|
Cellina/Nociara
|
4
|
10
|
50%
|
62,50
|
77%
|
Cellina/Ogliarola
|
5
|
20
|
75%
|
122,21
|
65%
|
Cellina/Ogliarola
|
Totale
|
52
|
55%
|
523,64
|
58%
|
|
Le aziende oggetto di assistenza tecnica diretta
Distretto
|
N. di aziende partecipanti
|
N. visite medio/azienda
|
N. visite complessivo 1^
annualità
|
1
|
17
|
9
|
153 c.a.
|
2
|
13
|
9
|
117 c.a.
|
3
|
15
|
9
|
135 c.a.
|
4
|
20
|
9
|
180 c.a.
|
5
|
30
|
8
|
240 c.a.
|
Totale
|
825 c.a.
|
Le attività dimostrative di potatura
Distretto
|
N. aziende interessate
dalla potatura
|
Superficie potata (Ha)
|
% sul totale superficie
|
1
|
3
|
20,00
|
6%
|
2
|
4
|
25,00
|
12%
|
3
|
-
|
-
|
-
|
4
|
-
|
-
|
-
|
5
|
4
|
5,45
|
3%
|
Totale
|
11
|
50,45
|
6%
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Alla luce di
questa sintetica valutazione quantitativa delle principali attività a valere
sulle Misure “B” e “C” del programma, si può senz’altro affermare che,
nonostante per APOL l’annata 2012-2013 sia stata la prima in assoluto nel Reg.
CE 867/08 e s.m.i., i risultati conseguiti assumono inequivocabilmente il
carattere di un buon inizio. Questa valutazione è supportata sia dal numero di
aziende che hanno aderito alle rispettive attività, sia dal grado di attenzione
delle stesse a produrre secondo le linee guida del Disciplinare di produzione
integrata adottato da APOL. Altro elemento interessante che è emerso in fase
organizzativa, riguarda l’ampia disponibilità delle aziende olivicole coinvolte
a partecipare ad una rete di produttori con cui condividere servizi, logistica
e, soprattutto, le problematiche connesse con la commercializzazione del
prodotto.
“Questa attenzione e fiducia verso il nostro
progetto, spiega il presidente B.
Accogli, crea le condizioni per
ipotizzare un significativo allargamento della rete di produttori che intendono
partecipare alle attività dell’Associazione nel prossimo biennio e, nello
stesso tempo, facilita il processo di strutturazione del sistema dei servizi e
la logistica che ci porterà verso l’obiettivo della commercializzazione del
prodotto con marchio APOL”.
Accanto
all’impegno sul fronte del miglioramento della qualità delle produzioni, che
nella seconda annualità si tradurrà con un articolato sistema azioni tecniche e
dimostrative in nuovi distretti pilota della provincia di Lecce, sarà proprio
l’aspetto commercializzazione dell’olio a far compiere al progetto un
importante passo in avanti. L’obiettivo olio a marchio APOL costituisce,
infatti, l’orizzonte dell’annualità 2013-2014.
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