APOL

A.P.OL.

SOCIETÀ COOPERATIVA - LECCE

Reg.CE n. 867/08 mod. dal Reg. UE n. 1220/11 - ANNUALITA’ 2012/2013

BOLLETTINO INFORMATIVO N. 8 - Dicembre 2012

SOMMARIO

  1. LE ATTIVITÀ DIVULGATIVE E FORMATIVE DI APOL NEL MESE DI DICEMBRE
  2. IL RUOLO DEI MICRORGANISMI NELLA QUALITÀ DELL’OLIO: L’ATTIVITÀ MICROBICA PRIMA DELLA MOLITURA
  3. USO SOSTENIBILE DEGLI AGROFARMACI: PUBBLICATA LA BOZZA DEL PAN

1. Attività divulgative e formative a favore delle aziende associate APOL

Prosegue nel mese di dicembre l’intenso programma di attività divulgative e formative del progetto APOL per il miglioramento della qualità dell’olio e delle olive da tavola.

Gli incontri in programma costituiscono l’occasione per approfondire i contenuti chiave del disciplinare di produzione integrata che APOL ha adottato con la Misura 2b. A Spongano e Trepuzzi si parlerà, in particolare, di come evolve la maturazione delle drupe, dei fattori che la condizionano e di come l’epoca di raccolta influenza la qualità dell’olio. Le relative attività dimostrative della Misura 3a, pensate in stretta sinergia con la Misura 2b, permetteranno alle aziende partecipanti di valutare direttamente in campo i vantaggi della raccolta dalla pianta con l’ausilio di differenti tipologie di agevolatori portatili e di vibro-scuotitori azionati da trattrici.

L’incontro di Ugento è interamente riservato all’analisi del percorso tecnico/amministrativo che conduce alla certificazione del prodotto secondo le disposizioni del disciplinare di produzione integrata di APOL, nonché alla illustrazione dei risultati che le aziende aderenti al programma di certificazione hanno conseguito nell’annata in corso.

I calendario degli incontri è il seguente:
  • Lunedì 10 dicembre ore 16,00, Spongano – Camera Sindacale Comunale UIL, via Matteotti n. 8; “La raccolta delle olive secondo i principi del Disciplinare Apol – Modalità operative di raccolta meccanica e relative influenze sulla qualità del prodotto”; relatori Dott. Agr. G. Muia, Dott. Agr. A. Giannone - tecnici Apol;
  • Martedì 11 dicembre ore 16,00, Ugento - Oleificio Labbate, via Taurisano; “Olivicoltura integrata: i vantaggi della certificazione di prodotto in applicazione del Disciplinare di produzione integrata Apol”; relatori Dott. Agr. G. Muia, Dott. Agr. A. Giannone - tecnici Apol;
  • Mercoledì 12 dicembre ore 14,30, Spongano - Azienda Rizzo Giacinta, località Parchi; “Prova dimostrativa in campo con agevolatori di raccolta”; tecnici relatori Dott. Agr. G. Muia, Dott. Agr. A. Giannone - tecnici Apol;
  • Giovedì 13 dicembre ore 16,00, Trepuzzi - Sala Consiliare, Corso Garibaldi; “Epoche e modalità di raccolta delle olive: influenza sulla qualità organolettica dell’olio extra vergine”; relatori Dott. Agr. Luigi Cazzatello, Dott. Francesco De Blasi, tecnici Apol;
  • Venerdì 14 dicembre 2012 ore 14,30, Borgagne - Azienda Accogli Benedetto via S. Andrea; “Prova dimostrativa in campo con agevolatori di raccolta”; tecnici relatori Dott. Agr. L. Cazzatello, Dott. F. De Blasi - tecnici Apol.

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2. L’attività microbica prima della molitura

Durante il percorso che dal campo conduce prima al frantoio e poi alla bottiglia, è noto che alcuni componenti dell’olio si perdano, mentre altri subiscano una serie di processi biochimici più o meno intensi dipendenti da varietà, tecnica ed epoca di raccolta, tipologia di confezionamento e stoccaggio delle drupe, processo di estrazione e modalità conservazione del prodotto finale. E’ altrettanto noto che in ciascuna fase del percorso sono coinvolti una serie di enzimi che contribuiscono alla strutturazione dell’olio di oliva. Fino a poco tempo fa, si pensava che tali enzimi derivassero esclusivamente dai frutti. Oggi, invece, con il progresso degli studi microbiologici sappiamo che, oltre agli enzimi del frutto, ne sono coinvolti anche altri prodotti dai microrganismi che contribuiscono in maniera positiva o negativa alla strutturazione definitiva dell’olio. Le modalità e l’intensità di azione dei microrganismi nelle differenti fasi della filiera produttiva dell’olio dipendono spesso dalla procedura di esecuzione delle diverse operazioni che conducono alla sua produzione. Di seguito viene approfondita l’attività microbica prima della molitura.

La ricerca microbiologica e biochimica ritiene che gli enzimi vegetali endogeni presenti nelle olive sane e raccolte al punto giusto di maturazione siano qualitativamente importanti, poiché durante la molitura delle olive, attraverso la via della lipossigenasi, formano dei composti volatili responsabili della sensazione positiva offerta all’olio appena prodotto. Mentre l’ossidazione chimica o alcuni enzimi esogeni prodotti da microrganismi possono dare origine ad alcuni difetti sensoriali. A questo proposito, lo stoccaggio delle olive prima della molitura per periodi lunghi o in condizioni ambientali non idonee spesso ha pesanti ripercussioni negative sulla qualità sensoriale dell’olio che ne deriva.

In particolare, lo stoccaggio delle olive in recipienti chiusi, situati in ambienti piuttosto caldi e umidi, favorisce il rapido sviluppo di diverse forme batteriche, responsabili di processi fermentativi che in alcuni casi portano ad un innalzamento dalla temperatura della massa di alcuni gradi centigradi. Di conseguenza i composti finali delle diverse reazioni passano nell’olio durante la successiva fase di molitura conferendo al prodotto il difetto di “avvinato” e “riscaldo”. Più lenta è, invece, la crescita di muffe e lieviti produttori di lipasi, responsabili anch’essi di difetti nell’olio noti come “rancido” oppure “muffa”.

Questi inconvenienti possono essere contenuti trasformando le olive nel giro di poche ore dalla raccolta oppure conservandole per brevi periodi in recipienti arieggiati, meglio se stoccati in ambienti refrigerati a 4-5°C.

E’ stato inoltre osservato che alcune forme batteriche e soprattutto alcune specie di lievito si possono sviluppare anche nei frutti prima della raccolta, quando vengono seriamente attaccati dalla mosca olearia. Infatti, all’interno delle gallerie scavate dalle larve dell’insetto e nelle stesse larve si sviluppano diverse specie di batteri e lieviti che, oltre a conferire vari difetti sensoriali dovuti a composti di origine fermentativa, attraverso la produzione delle lipasi alterano anche la composizione chimica dei trigliceridi dell’olio aumentandone l’acidità.

Gli aspetti appena citati sono stati affrontati in maniera approfondita negli ultimi anni, al punto che molti disciplinari di produzione di oli dop impongono la molitura delle olive entro le 24 – 48 ore dalla raccolta, proprio per cercare di limitare i danni delle fermentazioni che si verificano durante lo stoccaggio delle olive da conferire al frantoio. In questo ambito, il Disciplinare di Produzione Integrata adottato da APOL prevede la molitura delle olive entro le 48 ore dalla raccolta.

Fonte: Informatore Agrario – 43/2012.


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3. Agrofarmaci: la bozza del nuovo Piano di Azione Nazionale

Pubblicata sul sito del ministero dell’Ambiente la bozza del Piano di azione nazionale per l'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari. La bozza è stata predisposta dai tre ministeri competenti (dell’ambiente, della tutela del territorio e del mare, delle politiche agricole alimentari e forestali e della salute), con il supporto di un apposito tavolo tecnico cui hanno partecipato esperti delle Regioni e di altri enti ed istituzioni competenti per le diverse materie di interesse.

Tale bozza è destinata alla consultazione del pubblico e delle parti interessate che potranno esprimere le proprie osservazioni e le eventuali proposte di integrazione. Le osservazioni dovranno essere inviate, entro il 31 dicembre 2012, alla casella di posta elettronica prodottifitosanitari@minambiente.it, utilizzando la scheda allegata.

Il Piano prevede soluzioni migliorative per ridurre l’impatto dei prodotti fitosanitari anche in aree extra agricole frequentate dalla popolazione, quali le aree urbane, le strade, le ferrovie i giardini, le scuole.

Al fine di ridurre i rischi associati all’impiego dei prodotti fitosanitari, il Piano individua le seguenti azioni:
  • assicurare una capillare e sistematica azione di formazione sui rischi connessi all’impiego dei prodotti fitosanitari;
  • garantire un’informazione accurata della popolazione circa i potenziali rischi associati all’impiego dei prodotti fitosanitari;
  • assicurare una capillare e sistematica azione di controllo, regolazione e manutenzione delle macchine irroratrici;
  • prevedere il divieto dell’irrorazione aerea, salvo deroghe in casi specifici;
  • garantire specifiche azioni di protezione in aree ad elevata valenza ambientale e azioni di tutela dell’ambiente acquatico;
  • favorire la corretta manipolazione e uno stoccaggio e smaltimento sicuri dei prodotti fitosanitari e dei loro contenitori;
  • prevedere la difesa integrata delle colture agrarie, al fine di salvaguardare un alto livello di biodiversità e la protezione dei nemici naturali, privilegiando le opportune tecniche agronomiche;
  • prevedere un incremento delle superfici agrarie condotte con il metodo dell’agricoltura biologica, ai sensi del regolamento (CE) 834/07 e della difesa integrata volontaria (legge n. 4 del 3 febbraio 2011);
  • individuare indicatori utili alla misura dell’efficacia delle azioni poste in essere con il Piano e favorire un’ampia divulgazione dei risultati del relativo monitoraggio.

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