APOL

A.P.OL.

SOCIETÀ COOPERATIVA - LECCE

Reg.CE n. 867/08 mod. dal Reg. UE n. 1220/11 - ANNUALITA’ 2012/2013

BOLLETTINO INFORMATIVO N. 2 - Giugno 2012

SOMMARIO

  1. AVVIATE LE ATTIVITÀ DEL PROGETTO REG. UE 1220/2011
  2. EMERGENZA “LEBBRA DELL’OLIVO”

1. Avviate le attività di assistenza tecnica per la 1^ annualità del progetto Reg. UE n. 1220/11

Nell’ambito della prima annualità del programma triennale di attuazione del Reg. CE 867/08 e s.m.i, l’Organizzazione dei Produttori APOL - Lecce ha avviato il programma che prevede azioni nel campo delle seguenti attività:
  1. miglioramento dell'impatto ambientale dell'oleicoltura;
  2. miglioramento della qualità della produzione di olio d'oliva e di olive da tavola.
Sono previsti interventi di assistenza tecnica che riguarderanno, in particolare, gli aspetti salienti del ciclo produttivo e sarà finalizzata a migliorare in modo specifico le conoscenze dell’olivicoltore con particolare riguardo alle tecniche di produzione che possono influire positivamente sulla qualità dell’olio e del miglioramento dell’impatto ambientale dell’olivicoltura.

Obiettivo dell’attività di progetto sarà quello di portare le aziende olivicole aderenti all’O.P. a migliorare la qualità del proprio processo produttivo e dell’olio prodotto nel rispetto delle indicazioni previste dal Programma.

SOGGETTI DESTINATARI DEGLI INTERVENTI
Produttori olivicoli aderenti all’O.P. APOL – Lecce (persone fisiche e giuridiche)

CRITERI DI SELEZIONE DELLE MANIFESTAZIONI DI INETERESSE
Le manifestazioni di interesse presentate dagli olivicoltori, saranno giudicate ammissibili dal gruppo di coordinamento tecnico e dal responsabile del Programma. Gli interventi da effettuare presso le aziende selezionate saranno definite dal Gruppo di Coordinamento in base alle loro caratteristiche strutturali e alle finalità del Programma triennale approvato.

MODALITA’ DI PRESENTAZIONE DELLA MANIFESTAZIONE DI INTERESSE
La manifestazione di interesse alle attività del progetto dovrà essere redatta secondo la scheda di adesione disponibile presso la sede di APOL in via U. Foscolo n. 2 Lecce. Essa dovrà pervenire direttamente presso la sede dell’APOL o consegnata ai tecnici incaricati, entro il 31/08/2012 e, in ogni caso prima dell’avvio degli interventi stabiliti dal cronogramma di attuazione. Le modalità di partecipazione alle attività previste dal Programma saranno precisate nell’apposita convenzione che sarà sottoscritta prima dell’avvio degli interventi.

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2. Strategie di controllo per contenere la malattia “Antracosi o lebbra delle olive” (Colletotrichum spp. ) – Circolare tecnica dell’osservatorio fitosanitario regionale.

La presenza della “lebbra delle olive” ha destato negli ultimi anni preoccupazione per gli olivicoltori delle province di Lecce, Brindisi e Taranto, tale da consentire alla Regione Puglia di deliberare lo stato di calamità.

Gli Uffici regionali, come l’Osservatorio fitosanitario e, le istituzioni scientifiche, come le Università di Bari e di Foggia, hanno attivato sperimentazioni per studiare la biologia delle specie fungine coinvolte nella malattia e le più appropriate strategie di controllo.
La disponibilità delle società agrochimiche e la valutazione dei dossier da parte del Ministero della Salute e del Ministero delle Politiche Agricole e forestali hanno, inoltre, consentito di registrare, anche se con modalità provvisoria, sostanze chimiche maggiormente efficaci rispetto ai composti rameici.
I risultati ottenuti dalle sperimentazioni, messe in atto nel 2010 e 2011 e, le esperienze maturate da esperti e tecnici che operano nel settore olivicolo, consentono di poter dare per il 2012 precise indicazioni sulle modalità di controllo della malattia.
Rimangono, in ogni caso, valide le indicazioni già riportate con la determinazione dirigenziale del 10 marzo 2011 n. 238, con particolare riferimento agli aspetti agronomici. Si ribadisce che l’approccio al controllo di una avversità parassitaria deve valutare tutti i fattori che ne determinano l’insorgenza, la diffusione e la gravità.

E’ necessario, pertanto, analizzare:
  • il sistema colturale oggetto della avversità;
  • le condizioni climatiche in cui si deve operare;
  • le operazioni colturali che si praticano e che possono influenzare lo sviluppo del parassita;
  • la biologia e la epidemiologia del parassita;
  • le sostanze attive in commercio e registrate per la coltura e l’avversità, nell’ottica della tutela della salute dell’uomo, del rispetto del consumatore e della salvaguardia dell’ambiente;
  • la convenienza economica nell’attivare le misure di controllo.
Le strategie di difesa integrata devono prevedere l’applicazione di tutti i metodi in grado di contenere e controllare il parassita, mantenendo la dannosità determinate dagli agenti patogeni a livelli tali da non causare danni economici rilevanti. Si riportano, pertanto, le misure fitoiatriche da adottare per il controllo e contenimento delle diverse specie di Colletotrichum (C. gloeosporioides, C. clavatum e C. acutatum) al momento riconosciute come agenti causali della “lebbra delle olive”.

MISURE AGRONOMICHE

Maggiore areazione della chioma: i parassiti fungini come Colletotrichum gloeosporioides, C. clavatum e Colletotrichum acutatum hanno necessità di vivere in ambienti con un grado di umidità elevato. La pioggia rappresenta l’elemento scatenate delle infezioni, ma la presenza di microclimi umidi, nell’ambito della chioma della pianta, favorisce ulteriormente allo sviluppo del fungo. Per tale motivo, una adeguata areazione della chioma mediante una corretta potatura almeno biennale, consente il verificarsi di una minore persistenza della umidità sia sulle foglie che sulle drupe.
Distruzione del materiale infetto: l’elevata diffusione della malattia nelle aree olivicole costituisce fonte di continuo inoculo del fungo, che va limitata con azioni di asportazione delle parti attaccate e distruzione delle stesse, possibilmente con bruciatura nello stesso sito. Pertanto, vanno incentivate le operazioni di asportazione dei rami infetti, quelle di raccolta e l’accantonamento delle olive infette e mummificate, sia presenti sulla pianta che sul terreno, con immediata distruzione.
Migliorare i sistemi di raccolta: l’incidenza della malattia cresce con l’avanzare della maturazione; costituisce, pertanto, buona norma effettuare la raccolta limitata ad un solo periodo, anche utilizzando mezzi meccanici e, in molti casi è consigliabile anticipare la raccolta in modo da sfuggire ai successivi cicli di infezione. La raccolta completa delle drupe o la eliminazione delle stesse dalla pianta riduce la presenza dell’inoculo del fungo. La raccolta prolungata da terra costituisce una pratica non idonea a contrastare la diffusione della malattia.

CONTROLLO CHIMICO

Il controllo chimico della malattia deve essere effettuato utilizzando esclusivamente sostanze registrate sulla coltura e sulla avversità come prodotti fitosanitari.
La Regione Puglia attua da anni strategie di controllo chimico nel rispetto dei principi e criteri definiti nelle “Norme eco-sostenibili per la difesa fitosanitaria e il controllo delle infestanti delle colture agrarie”, emanate dall’Osservatorio Fitosanitario. Pertanto, in coerenza con tali regole e in riscontro delle recenti registrazioni di prodotti fitosanitari, le sostanze attive che possono rientrare nelle strategie di controllo della lebbra sono i seguenti.
Composti a base di rame: impiegabili per tutto il periodo vegetativo dell’olivo. Tali sostanze attive agiscono con azione preventiva e con modalità di copertura. L’applicazione dei prodotti a base di rame è consigliata nelle fasi antecedenti la prefioritura e in quelle di invaiatura-maturazione, nel rispetto del tempo di carenza.
Pyraclostrobin: impiegabile fino al 31 luglio 2012 per un massimo di un intervento. Tale sostanza presenta una attività citotropica, per cui riesce a penetrare nei primi strati della vegetazione o delle drupe. La sua applicazione consente di controllare le infezioni latenti presenti sui diversi organi vegetativi e riproduttivi (rami, drupe, ecc.) ma anche di agire preventivamente alle infezioni.

Le sperimentazioni effettuate hanno consentito di definire, in base ai risultati conseguiti, la strategia ritenuta al momento più idonea per controllare la malattia. In particolare sono ritenuti necessari, in caso di elevata presenza di infezioni riscontrate nella precedente campagna olivicola, interventi nei seguenti periodi:

  • prefioritura (maggio);
  • post allegagione (giugno);
  • accrescimento drupe (luglio);
  • pre-invaiatura-maturazione (settembre-ottobre).

Nei casi in cui le infezioni sono state di lieve entità e in relazione alle condizioni climatiche favorevoli potrebbe essere sufficiente intervenire nei periodi di:

  • post allegagione (giugno);
  • accrescimento drupe (luglio);
  • pre-invaiatura-maturazione (settembre-ottobre).
Al fine di migliorare le condizioni fitosanitarie dell’oliveto e di rendere maggiormente efficace l’azione delle sostanze attive utilizzate, è necessario integrare ai trattamenti chimici le pratiche agronomiche su descritte.
Ulteriore contributo alla riduzione delle infezioni può essere garantito dal controllo di altri parassiti dell’olivo, come la “mosca delle olive”, che con le sue punture di ovideposizione determina ferite sull’epidermide delle drupe, consentendo la penetrazione di spore del fungo e con conseguente sviluppo della malattia. Dr. Antonio Guario (Dirigente dell’Osservatorio Fitosanitario Regione Puglia)

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