APOL

A.P.OL.

SOCIETÀ COOPERATIVA - LECCE

Reg.CE n. 867/08 mod. dal Reg. UE n. 1220/11 - ANNUALITA’ 2012/2013

BOLLETTINO INFORMATIVO N. 3 - Marzo 2013

SOMMARIO

  1. Le attività divulgative e formative di APOL nel mese di marzo
  2. I risultati di APOL nella prima annualità del Reg. CE 867/08 e s.m.i.
  3. Legge salva olio: l’Italia approva, l’Europa no

1. Attività divulgative e formative a favore delle aziende associate APOL

Si conclude a marzo il programma di attività divulgative e formative dell’annualità 2012-2013 del progetto APOL per il miglioramento della qualità dell’olio e delle olive da tavola.

I due incontri in programma ad Ugento costituiscono l’occasione per continuare a divulgare altri contenuti chiave del disciplinare di produzione integrata che APOL ha adottato con l’Azione 2b. Entrambi gli appuntamenti tratteranno argomenti direttamente connessi con l’olivicoltura sostenibile. Nell’incontro del 12 marzo si parlerà di concimazione degli oliveti ed, in particolare, di come i concimi a lenta cessione contribuiscono a ridurre sensibilmente le perdite di azoto per dilavamento. Il 26 marzo, invece, sarà affrontato l’argomento del controllo della mosca con le esche proteiche.

Nell’ambito delle manifestazioni atte a divulgare le corrette modalità di gestione degli oliveti, sono previste 4 prove dimostrative per insegnare ad effettuare la potatura di adattamento della chioma alla raccolta meccanica delle olive dalle piante. Gli incontri saranno tenuti presso aziende olivicole che hanno aderito all’Azione 3c.

Per le attività di informazione e sensibilizzazione sulle proprietà salutistiche e nutraceutiche dell’olio extravergine di oliva verso la popolazione locale e, soprattutto, verso i bambini delle scuole primarie (Azione 3f), il 22 marzo è previsto un incontro divulgativo con i bambini della scuola elementare di Cavallino con relative prove di assaggio degli oli delle aziende APOL.

Tutte le manifestazioni avranno un approccio operativo e saranno condotte con il modello del confronto tra procedure messe in atto ed esperienze realizzate dalle aziende coinvolte.

I calendario degli incontri è il seguente:
  • Martedì 12 marzo ore 16,00, Ugento - Oleificio Labbate, via Taurisano; “Olivicoltura integrata – Gli effetti dei concimi a lenta cessione sulla sostenibilità ambientale”; relatori Dott. Agr. G. Muia, Dott. Agr. A. Giannone - tecnici Apol.
  • Mercoledì 13 marzo ore 14,00, Melendugno – Azienda agricola Montevergine, località “Baronale”; “Prova dimostrativa di potatura di adattamento alla raccolta meccanica delle olive”.
  • Venerdì 15 marzo ore 15,00, Otranto – Azienda agricola E. Accogli, località “La Furca”; “Prova dimostrativa di potatura di adattamento alla raccolta meccanica delle olive”.
  • Lunedì 18 marzo ore 15,00, Ugento – Azienda agricola O. Vincenti, località “Priori”; “Prova dimostrativa di potatura di adattamento alla raccolta meccanica delle olive”.
  • Martedì 19 marzo ore 15,00, Carpignano Sal. – Azienda agr. Giammanigli, località “Percaccini”; “Prova dimostrativa di potatura di adattamento alla raccolta meccanica delle olive”.
  • Venerdì 22 marzo ore 09.30, Cavallino - Scuola Elementare via Crocefisso; “Le proprietà salutistiche e nutrizionali dell’olio extravergine di oliva e prove di assaggio”, relatori P.A. Rizzo Mario, Dott. Agr. S. Morano;
  • Martedì 26 marzo ore 16,00, Ugento - Oleificio Labbate, via Taurisano; “Olivicoltura integrata – Il controllo della mosca dell’olivo con le esche proteiche”; relatori Dott. Agr. G. Muia, Dott. Agr. A. Giannone - tecnici Apol.

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2. Alcuni dei risultati delle attività di APOL nell’annualità 2012-2013 del Reg. CE 867/08 e s.m.i.

A conclusione dell’annualità 2012/2013, la prima in assoluto di APOL nel programma di miglioramento della qualità dell’olio di oliva e delle olive da tavola – Reg. CE 867/08 e s.m.i, è volontà del Consiglio Amministrazione rendere noti alcuni dei risultati conseguiti con le diverse attività del progetto sviluppate nel territorio salentino.

Prima di procedere alla loro presentazione e al fine di porre le condizioni per far comprendere meglio gli aspetti quantitativi e qualitativi degli stessi, si ritiene opportuno richiamare l’attenzione sugli obiettivi e la strategia operativa del progetto che APOL ha messo in atto.

L’ambito di azione del progetto sviluppato da APOL nel triennio 2012-2015 prevede interventi in due dei cinque settori di attività considerati dal Regolamento CE 867/08 e s.m.i. Essi sono:

  • miglioramento dell’impatto ambientale dell’olivicoltura (Attività 2 - lettera b);
  • miglioramento della qualità della produzione di olio d’oliva e di olive da tavola (Attività 3 - lettera c).
Il miglioramento dell’impatto ambientale dell’oleicoltura è al centro dell’Attività 2. La profonda attenzione di APOL nei confronti dell’ambiente rurale ha origine dalla consapevolezza che il “mondo olivicolo” ne è il principale custode. Nello stesso tempo, APOL riconosce l’assoluto valore del paesaggio degli ulivi come il più emblematico e rappresentativo dei valori storici, culturali ed antropologici del Salento.

Le attività effettuate in questa sezione del progetto sono state le seguenti:

  • Ricerca, selezione ed accompagnamento delle aziende disposte volontariamente ad adottare il Disciplinare di produzione integrata redatto allo scopo da APOL ai sensi del Reg. UNI 11233-2009 e della norma ISO 22005-2008;
  • Selezione ed accompagnamento delle aziende interessate alla certificazione del proprio prodotto secondo il Disciplinare di produzione integrata;
  • Azioni dimostrative nell’ambito della predisposizione di programmi di concimazione compatibili con le linee guida al Disciplinare;
  • Assistenza tecnica a sportello presso i centri operativi del programma;
  • Incontri informativi e divulgativi.

La qualità delle produzioni e la sicurezza del consumatore sono, invece, gli obiettivi dell’Attività 3. Essa costituisce il secondo pilastro del programma triennale di APOL. Per le sue finalità generali e per i suoi contenuti operativi, questa sezione assume un ruolo centrale nel conseguimento degli obiettivi generali del progetto. Infatti, attraverso una serie di interventi indirizzati allo sviluppo/incentivazione di forme di coltivazione integrata, al miglioramento delle condizioni di trasporto e stoccaggio, alla formazione degli operatori e all’assistenza tecnica alle aziende agricole, APOL mira a raggiungere un livello qualitativo di eccellenza delle proprie produzioni e, nello stesso tempo, a svolgere attivamente il nuovo ruolo richiesto all’agricoltura dai principi della condizionalità (sorvegliare, monitorare e tutelare l’ambiente).

Le attività avviate in questa sezione del progetto sono state le seguenti:

  • Ricerca e selezione delle aziende su cui effettuare l’assistenza tecnica diretta secondo le linee guida del Disciplinare di produzione integrata;
  • Azioni dimostrative nell’ambito della predisposizione delle piante alla raccolta meccanica attraverso potature di adeguamento;
  • Assistenza tecnica a sportello presso i centri operativi del programma;
  • Incontri informativi e divulgativi.

Come più volte indicato, la strategia che guida il progetto poggia sul principio della “trasferibilità” delle azioni che sono state previste in ciascun ambito di intervento. La possibilità di poter ripetere le esperienze realizzate anche nelle aziende che non potranno partecipare da subito al programma, costituisce il maggiore punto di forza della gestione futura del progetto da parte di APOL. Tutte le tipologie di azioni proposte hanno in sé la possibilità di innescare altrettanti processi virtuosi presso le aziende e le rispettive cooperative di riferimento. Le buone prassi così generate, unitamente ai programmi formativi che accompagnano i protagonisti delle esperienze, divengono modello di riferimento per le altre aziende aderenti ad APOL. Verso il territorio di interesse, gli effetti di questa impostazione saranno di sicura efficacia per mettere in atto forme innovative di produzione e trasformazione rispettose dell’ambiente, del paesaggio e delle tradizioni locali.

A supporto di questa strategia, l’impostazione operativa, al fine di scongiurare il rischio di agire in maniera casuale e puntiforme, ha concentrato gli ambiti di azione in 5 distretti rappresentativi del territorio provinciale all’interno dei quali è stato attivato il piano delle attività. Ciò ha permesso, da un lato di superare l’effetto “spot” delle azioni messe in campo, dall’altro di agire in maniera organica e continuativa su un numero di aziende vicine tra loro in grado, quindi, di entrare facilmente in rete (massa critica).

I distretti operativi

Distretto n. 1 – Comuni di: Campi Salentina, Caprarica, Lecce, Lizzanello, San Pietro in Lama, Surbo e Trepuzzi;
Distretto n. 2 – Comuni di: Borgagne, Martano, Martignano, Melendugno, Merine e Sternatia;
Distretto n. 3 – Comuni di: Galatina e Galatone;
Distretto n. 4 – Comuni di: Andranno, Botrugno, Castro, Nociglia, Poggiardo, San Cassiano, Spongano, Surano e Tricase;
Distretto n. 5 – Comuni di: Acquarica, Presicce, Racale, Ruffano, Taurisano e Ugento.

I dati strutturali delle aziende che hanno aderito al progetto

La tabella che segue riassume i dati strutturali delle aziende che hanno aderito al progetto aggregati per distretto operativo.

 

Distretto

N. di aziende partecipanti

Superficie olivetata complessiva (Ha)

N. di piante

Età media delle piante (anni)

Varietà prevalenti

Sesto di impianto prevalente

< 50

> 50

1

17

331,40

34.315 c.a.

17%

83%

Ogliarola

estensivo

2

13

204,31

28.810 c.a.

26%

74%

Ogliarola

estensivo

3

15

101,41

31.000 c.a.

89%

11%

Cellina/Nociara

intensivo

4

20

80,63

8.100 c.a.

16%

84%

Cellina/Ogliarola

estensivo

5

30

186,21

17.100 c.a.

5%

95%

Cellina/Ogliarola

estensivo

Totale

95

903,96

119.325 c.a.

36%

64%

 

 

 

Le aziende che hanno aderito all’adozione del disciplinare di produzione integrata (Azione 2b)

 

Distretto

N. di aziende partecipanti

% sul totale aziende

Superficie olivetata complessiva (Ha)

% sul totale superficie

Varietà prevalenti

1

9

53%

99,80

30%

Ogliarola

2

7

54%

164,30

80%

Ogliarola

3

6

40%

74,83

74%

Cellina/Nociara

4

10

50%

62,50

77%

Cellina/Ogliarola

5

20

75%

122,21

65%

Cellina/Ogliarola

Totale

52

55%

523,64

58%

 

 

 

Le aziende oggetto di assistenza tecnica diretta (Azione 3c)

 

Distretto

N. di aziende partecipanti

N. visite medio/azienda

N. visite complessivo 1^ annualità

1

17

9

153 c.a.

2

13

9

117 c.a.

3

15

9

135 c.a.

4

20

9

180 c.a.

5

30

8

240 c.a.

Totale

825 c.a.

 

 

 

Le attività dimostrative di potatura (Azione 3c)

 

Distretto

N. aziende interessate dalla potatura

Superficie potata (Ha)

% sul totale superficie

1

3

20,00

6%

2

4

25,00

12%

3

-

-

-

4

-

-

-

5

4

5,45

3%

Totale

11

50,45

6%

Alcune considerazioni

Alla luce di questa sintetica valutazione quantitativa delle principali attività a valere sulle Misure “B” e “C” del programma, si può senz’altro affermare che, nonostante per APOL l’annata 2012-2013 sia stata la prima in assoluto che l’ha vista protagonista nel Reg. CE 867/08 e s.m.i., i risultati conseguiti assumono inequivocabilmente il carattere di un buon inizio. Questa valutazione è supportata sia dal numero di aziende che hanno aderito alle rispettive attività, sia dal grado di attenzione delle stesse a produrre secondo le linee guida del Disciplinare di produzione integrata adottato da APOL. Altro elemento interessante che è emerso in fase organizzativa, riguarda l’ampia disponibilità delle aziende olivicole coinvolte a partecipare ad una rete di produttori (area distretto) con cui condividere servizi, logistica e, soprattutto, le problematiche connesse con la commercializzazione del prodotto (area di azione del progetto).

Questa attenzione e fiducia verso il nostro progetto, spiega il presidente B. Accogli, crea le condizioni per ipotizzare un significativo allargamento della rete di produttori che intendono partecipare alle attività dell’Associazione nel prossimo biennio e, nello stesso tempo, facilita il processo di strutturazione del sistema dei servizi e la logistica che ci porterà verso l’obiettivo della commercializzazione del prodotto con marchio APOL”.


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3. Legge salva-olio “Mongiello”

È stata approvata lo scorso 18 dicembre 2012, con l’unanimità di tutti i gruppi parlamentari, sia al Senato che alla Camera, la Legge Mongiello, cd. “Legge salva-olio”, che si pone la finalità di perseguire qualità e trasparenza della filiera degli oli di oliva vergini italiani.

La Commissione UE, con decisione n. 2012/650/I ha sospeso l'applicazione della legge per un anno, fino al 22 novembre 2013. Il provvedimento punta alla trasparenza delle informazioni in etichetta e ai controlli, per promuovere l’olio di qualità e fissando più rigide condizioni per le promozioni, per evitare le svendite sottocosto.

Come il regolamento europeo discusso a Bruxelles, anche la legge italiana prevede di metter mano alle consuetudini presso ristoranti e hotel, vietando in questo caso i contenitori di olio anonimi, senza etichetta. Ci sono poi disposizioni riguardanti l’etichetta, in particolare il divieto di riportarvi informazioni non verificabili riferite a Denominazioni di origine protetta (Dop) e Indicazioni geografiche protette (Igp).

Tutte norme, però, che per ora non potranno essere applicate poiché sospese, in attesa di chiarimenti, da parte delle autorità di Bruxelles. A non convincere a livello comunitario è soprattutto la disposizione riguardante il cosiddetti “panel test”, dei comitati di assaggio che avrebbero responsabilità di controllo, giudicando la qualità degli oli. Bruxelles teme che in queste giurie possa sedere qualche rappresentante del settore, facendo scattare evidenti problemi di conflitto d’interessi. La sospensione, retrodatata al 22 novembre - giorno successivo alla notifica presso la Commissione europea - durerà un anno. Nel frattempo, sono in corso scambi epistolari tra i servizi responsabili a livello nazionale ed europeo per chiarire tutte le questioni dubbie. Intanto a Bruxelles si lavora per mettere a punto una serie di iniziative per promuovere la filiera dell’olio d’oliva, già presentate dalla Commissione europea già lo scorso giugno. Nel corso del Comitato di gestione OCM unica - Ortofrutta e olio di oliva, è toccato ai rappresentanti tecnici dei 27 Stati membri esprimersi su 2 Regolamenti. Il primo è concepito per informare meglio i consumatori e promuovere l’immagine del prodotto di qualità: si pensa a nuove regole sulle caratteristiche dell’olio e sui metodi di analisi e a rafforzare controlli e sanzioni.

In particolare, l’Esecutivo di Bruxelles vorrebbe introdurre un tasso minimo di controlli, per i quali le singole capitali sarebbero obbligate a comunicare i risultati in maniera standardizzata, quindi uguale per ogni Paese. Per combattere le frodi, parte della riflessione si concentra anche su una stretta da punto di vista delle sanzioni. Su questo regolamento, la Commissione europea avrà mano libera per approvare, in sede di Collegio, le proposte che aveva avanzato: procedura che scatta quando i rappresentanti nazionali non raggiungono una maggioranza qualificata né a favore né contro. C’è da sottolineare, comunque, come in questo caso molti degli Stati membri si siano comunque espressi a favore delle nuove norme.

Anche sul secondo regolamento non è stata raggiunta una maggioranza qualificata, ma in questo caso si trattava di un voto indicativo: le proposte torneranno sulla tavola del Comitato di gestione dopo essere passate al vaglio dell’Organizzazione mondiale del commercio (Omc), che dovrà render note le proprie osservazioni entro due mesi, come sempre avviene per le norme che possono avere un impatto sul commercio.

Il regolamento contiene infatti diverse disposizioni piuttosto tecniche, in primis un divieto del riutilizzo delle bottiglie di olio, richiedendo l’uso di imballaggi che non consentano il riempimento alla fine del primo utilizzo. In pratica, nei ristoranti, negli hotel o presso i catering, gli addetti ai servizi non potranno riempire bottiglie con determinate indicazioni in etichetta con altro olio di diversa qualità. Un divieto che poi già esiste in alcuni Paesi europei, per esempio in Portogallo, e che ora si vuole estendere a livello comunitario. In arrivo anche nuove regole per le etichette, dove la denominazione del prodotto e della sua origine dovranno essere indicate in maniera più visibile e leggibile.

Lo ha dichiarato il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Mario Catania commentando l’approvazione, nel corso del Comitato di gestione OCM unica - Ortofrutta e olio di oliva, di alcune importanti modifiche ai regolamenti (UE) n. 29/2012 e (CEE) n. 2568/91, rispettivamente per quanto concerne le norme di commercializzazione degli oli di oliva ed i controlli nel settore.


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